Tre funzionari arrestati dopo la rivolta nella prigione di Tuxpan, Veracruz, che ha causato nove morti


XALAPA, Veracruz (apro) - La Procura generale di Veracruz ha riferito che, nell'ambito delle indagini sulla rivolta avvenuta il 2 agosto presso il Centro di reintegrazione sociale di Tuxpan, sono stati eseguiti 13 mandati di arresto, tre contro funzionari carcerari e 10 contro persone private della libertà.
Secondo il fascicolo penale 454/2025, Iván "N", capo del Dipartimento di Sicurezza e Custodia del Cereso, è stato arrestato a Cosamaloapan, accusato di violazione di un dovere legale e di inappropriato svolgimento di un servizio pubblico. Ad Acayucan, Roberto Cristian "N", una guardia carceraria, è stato arrestato per gli stessi reati. Nel frattempo, a Xalapa, Óscar Yair "N", anche lui guardia del centro, è stato arrestato con l'accusa di aver agito su ordine di Iván "N".
Parallelamente, nell'ambito del procedimento penale 127/2025, sono stati eseguiti mandati di arresto nei confronti di dieci detenuti, identificati come Iván Yamil "N", Salvador "N", Mauri "N", Arturo "N", Antonio "N", Eduardo "N", Luis Ángel "N", Carlos Felipe "N", Eduardo o René Eduardo "N" e Vicente "N". Tutti sono accusati di omicidio volontario aggravato, sommossa, danneggiamento della proprietà e lesioni personali volontarie aggravate.
I detenuti sono stati condotti davanti al giudice di sorveglianza competente, mentre le indagini proseguono per chiarire i fatti e impedire l'impunità.
La rivolta ha causato nove morti e dieci feriti. Delle vittime, sette sono morte in carcere e altre due in ospedale; cinque erano di origine guatemalteca e sono state incriminate.
Ad oggi, la Procura generale (FGR) non ha chiesto di occuparsi del caso, pertanto l'indagine resta di competenza delle procure regionali.
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