Tre agenti di polizia incriminati per aggressione e abuso di autorità a Zacatepec

CUERNAVACA, Mor. (apro) – Tre agenti di polizia in servizio – uno statale e due comunali di Zacatepec – sono stati formalmente incriminati per il loro presunto coinvolgimento nei reati di aggressione aggravata e abuso di autorità. Uno di loro, Jesús “N”, deve rispondere anche di accuse di stupro.
Durante l'udienza tenutasi presso la città giudiziaria di Jojutla, il giudice ha ascoltato le prove presentate dalla Procura regionale del sud-ovest, che si sono rivelate sufficienti per avviare un procedimento penale contro i tre agenti.
María Isabel "N" e Sandra "N" proseguiranno il loro procedimento legale in libertà vigilata, con l'obbligo di firmare periodicamente e un'ordinanza restrittiva che vieta loro di avvicinarsi alla vittima. Nel caso di Jesús "N", il giudice ha ordinato che rimanga in custodia cautelare, ritenendo che vi siano prove sufficienti per giustificare tale misura. Il termine per il completamento delle indagini supplementari è stato fissato a tre mesi.
Secondo la Procura, i fatti si sono verificati il 22 ottobre, quando una donna ha denunciato di essere stata aggredita fisicamente e verbalmente da tre agenti di polizia e, presumibilmente, aggredita sessualmente da uno di loro. Il caso era stato precedentemente denunciato da Proceso .
In seguito alla denuncia, l'Unità per i crimini femminili ha condotto le indagini che hanno consentito di ottenere ed eseguire i mandati di arresto, eseguiti da agenti dell'Agenzia investigativa criminale (AIC).
L'istituzione ha specificato che gli elementi municipali appartengono alla Polizia di Zacatepec, mentre il terzo è assegnato alla Segreteria di Sicurezza e Protezione dei Cittadini (SSPC) dello Stato.
Il capo della SSPC, Miguel Ángel Urrutia Lozano, ha confermato —il 3 novembre— l'arresto dei tre poliziotti e ha indicato che potrebbero essere collegati ad altri atti criminali.
Ha inoltre ribadito che, su istruzione del governatore, i crimini di violenza contro le donne sono una priorità per il governo dello Stato e che in questi casi non vi sarà "impunità".
Le persone menzionate sono presunte innocenti finché la loro responsabilità non sia dichiarata con sentenza emessa dall'autorità giudiziaria, ai sensi dell'articolo 13 del Codice di procedura penale nazionale.
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