L'antidolorifico più popolare al mondo potrebbe aumentare il rischio di 2 gravi patologie

L'antidolorifico più comunemente assunto dalle donne in gravidanza potrebbe essere collegato a un rischio maggiore di autismo e ADHD nei bambini, suggerisce una nuova ricerca. Il paracetamolo , noto anche come acetaminofene e ampiamente venduto con il marchio Tylenol negli Stati Uniti, è da tempo considerato un'opzione sicura per le future mamme che soffrono di mal di testa, febbre o dolori lievi.
È persino elencato dal Servizio Sanitario Nazionale (NHS) come trattamento di prima scelta durante la gravidanza, a condizione che venga assunto a basse dosi e solo per brevi periodi. Tuttavia, una nuova analisi condotta da scienziati dell'Università di Harvard e del Mount Sinai di New York ha sollevato preoccupazioni circa il suo potenziale impatto sullo sviluppo infantile.
Il team ha esaminato 46 studi che hanno coinvolto più di 100.000 partecipanti, rendendolo l'indagine più ampia e dettagliata sulla questione fino ad oggi.
I risultati, pubblicati sulla rivista Environmental Health, suggeriscono una "forte" associazione tra l'esposizione prenatale al paracetamolo e tassi più elevati sia di autismo che di ADHD. Sebbene la ricerca non dimostri che il farmaco causi direttamente queste condizioni, gli esperti affermano che le prove sono ora sufficientemente convincenti da giustificare cautela.
Il Dott. Didier Prada, professore associato di scienze della salute della popolazione al Mount Sinai, ha dichiarato: "I nostri risultati mostrano che studi di qualità superiore hanno maggiori probabilità di dimostrare un legame tra l'esposizione prenatale al paracetamolo e l'aumento del rischio di autismo e ADHD. Dato l'uso diffuso di questo farmaco, anche un piccolo aumento del rischio potrebbe avere importanti implicazioni per la salute pubblica".
Si ritiene che circa la metà delle donne incinte nel Regno Unito faccia uso di paracetamolo, rispetto a circa due terzi negli Stati Uniti. Con tassi di utilizzo così elevati, gli specialisti sanitari esortano le future mamme ad assumere il farmaco solo quando necessario e sempre sotto controllo medico. Il consiglio è di utilizzare la dose minima efficace per il minor tempo possibile.
I ricercatori hanno sottolineato che le donne non dovrebbero interrompere bruscamente l'uso del paracetamolo su consiglio del medico, poiché la febbre non trattata o il dolore intenso durante la gravidanza possono di per sé danneggiare il feto. Lo studio sottolinea invece l'importanza di consultare gli operatori sanitari per conoscere alternative sicure e approcci non farmacologici, ove possibile.
Il nuovo allarme arriva in un momento in cui le diagnosi di autismo e ADHD sono in forte aumento sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti. I dati del Servizio Sanitario Nazionale (NHS) mostrano che quasi 130.000 bambini erano in lista d'attesa per una valutazione dell'autismo in Inghilterra alla fine del 2024, mentre le prescrizioni di farmaci per l'ADHD sono aumentate del 20% in un solo anno.
Mentre molti ricercatori indicano come fattori alla base di questo aumento una maggiore consapevolezza e metodi diagnostici migliorati, altri sostengono che potrebbero contribuire anche fattori ambientali e biologici.
Daily Express