Netanyahu afferma di voler consegnare Gaza a un governo civile

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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato giovedì che Israele "non annetterà la Striscia di Gaza" e che un'agenzia governativa, sulla quale non ha fornito ulteriori dettagli, controllerà temporaneamente l'enclave palestinese.

Le dichiarazioni di Netanyahu, riportate dai media israeliani, sono state rilasciate durante una conferenza stampa con giornalisti indiani, in seguito a un incontro con l'ambasciatore di Nuova Delhi in Israele, poche ore prima della riunione del gabinetto di sicurezza sulle nuove fasi del conflitto nella Striscia di Gaza.

Sulla stessa linea, il capo del governo israeliano ha rilasciato un'intervista alla rete televisiva americana Fox News, in cui ha affermato che Israele vuole estendere l'offensiva all'intera Striscia di Gaza per consegnarla a un " governo civile " diverso da Hamas.

"Non vogliamo mantenere [la Striscia di Gaza]. Vogliamo stabilire un perimetro di sicurezza, ma non vogliamo governarla. Vogliamo garantire la nostra sicurezza e rimuovere Hamas, permettere alla popolazione di Gaza di liberarsi e cedere il controllo a un governo civile che non sia Hamas e che non promuova la distruzione di Israele", ha risposto il primo ministro israeliano alla domanda se il Paese intendesse prendere il controllo dell'intero territorio palestinese.

FOX: Israele prenderà il controllo di tutta Gaza?

NETANYAHU: Intendiamo pic.twitter.com/7fXkcbPeoy

– Aaron Rupar (@atrupar) 7 agosto 2025

Giovedì il movimento islamista palestinese ha avvertito il primo ministro israeliano che espandere l'attuale offensiva a Gaza "non sarà facile" e comporterà "il pagamento di un prezzo elevato", con un aumento delle vittime tra i soldati israeliani.

L'avvertimento è stato emesso in una dichiarazione da Hamas dopo che Netanyahu ha confermato la sua intenzione di occupare l'intera Striscia di Gaza. "Il criminale di guerra Netanyahu sta pianificando di continuare la sua strategia di genocidio e di sfollamento forzato dei civili , commettendo ulteriori crimini contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza", si legge nella dichiarazione.

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Inoltre, per Hamas, l'annuncio di Netanyahu secondo cui la gestione della Striscia di Gaza sarà affidata alle "forze arabe", senza la presenza di Hamas, "rappresenta un chiaro cambio di direzione nei negoziati" verso un accordo di cessate il fuoco.

"I piani di Netanyahu di espandere l'aggressione confermano senza ombra di dubbio che egli vuole liberarsi dei suoi prigionieri (riferendosi agli ostaggi) e sacrificarli per servire i suoi interessi personali e la sua agenda ideologica estremista. Affermiamo che Gaza manterrà la sua resistenza all'occupazione e ai tentativi di imporle un regime fiduciario", ha assicurato il gruppo palestinese, al potere nell'enclave dal 2007.

Delle 251 persone rapite il 7 ottobre 2023 da Hamas e dai suoi alleati nell'attacco senza precedenti condotto sul territorio israeliano, 49 rimangono ostaggi nella Striscia di Gaza, 27 delle quali sono state dichiarate morte dall'esercito israeliano.