L’Auvergne, la terra dei vulcani: un patrimonio naturale unico in Europa

Natura allo stato puro. Questa è l’Alvernia (in francese Auvergne), un magnifico territorio il cui paesaggio è stato modellato dall’attività vulcanica di migliaia di anni fa. Crateri, colline dolci e picchi montuosi rendono questa zona una delle più spettacolari di tutta la regione, nonché un patrimonio naturale unico in Europa.
Non vi sorprenderà sapere che il suo soprannome è “terra dei vulcani“, anche perché ospita una delle più estese aree vulcaniche del continente, situata all’interno del Massiccio Centrale, con oltre 80 vulcani estinti. L’ultima eruzione risale a circa 8.000 anni fa, ma i crateri, i coni e i flussi di lava sono ancora visibili, tanto che spesso il paesaggio viene definito “un manuale a cielo aperto di vulcanologia”.
Dove si trova l’AuvergneL’Alvernia ha tutto per sedurre chi è in cerca d’avventura. Sorge nella Francia centrale, oggi parte della regione amministrativa Alvernia-Rodano-Alpi (Auvergne-Rhône-Alpes). Tra i modi più veloci per arrivarci c’è sicuramente l’aereo, atterrando presso l’aeroporto di Clermont-Ferrand Auvergne (ci sono però pochissimi voli). In alternativa, si può scegliere lo scalo di Lione (Saint-Exupéry) con voli diretti da Milano, Roma, Venezia, per poi fare 2 ore in auto o treno fino a Clermont.
A disposizione dei viaggiatori ci sono anche i treni da Torino e Milano via Lione o Parigi, poi treno per Clermont-Ferrand. Infine l’auto:
- Da Torino/Milano: via A43 e A72, passando da Lione. Circa 8-9 ore;
- Da Genova o Centro Italia: più lungo, passando da Nizza o il Moncenisio.
In questo affascinante territorio francese ci sono ben 80 vulcani piuttosto visibili. Noi di SiViaggia abbiamo selezionato i migliori da visitare a partire dal Puy de Dôme, il più celebre della Catena dei Puys. Alto ben 1.465 metri, è un vulcano a cupola lavica (non esplosivo), formato da lava viscosa che si è solidificata senza eruttare violentemente. La sua è una forma che potremmo definire simbolica, poiché arrotondata e inconfondibile nel paesaggio.
È possibile salire sulla sua sommità tramite il Sentiero dei Muli (Chemin des Muletiers), un tragitto ben segnalato percorribile in circa 1 ora e mezza e con 350 m di dislivello. A disposizione c’è anche il Panoramique des Dômes, un trenino che parte dalla base (col de Ceyssat) e impiega circa 15 minuti.
Un’esperienza da vivere, in quanto dalla sua cima è possibile godere di una vista a 360° sugli oltre 80 vulcani della Catena dei Puys, ma anche visitare i resti del Tempio di Mercurio, di epoca gallo-romana, un sito archeologico d’alta quota. Il luogo è accessibile tutto l’anno, ma il trenino non funziona in inverno. Vi consigliamo di portare una giacca a vento, anche d’estate, poiché in vetta l’aria è forte e il meteo può cambiare da un momento all’altro.
Puy de Pariou, il vulcano da cartolinaAltrettanto interessante è il Puy de Pariou, noto per la sua forma quasi perfetta a cono e per il suo cratere ben conservato, profondo e circolare. Alto 1.209 metri, ci vogliono circa 2 ore A/R per scoprirlo, ma tenendo a mente un dislivello moderato (300-400 metri). Anche in questo caso il percorso è ben segnato, adatto persino a famiglie con un minimo di allenamento.
Ciò che rende il Puy de Pariou particolarmente speciale è che si può esplorare approfonditamente (e in modo sicuro) il suo cratere tramite un sentiero a spirale. Anche qui la vista panoramica non delude: dalla cima si vede bene il vicino Puy de Dôme, oltre a un’ampia parte della catena vulcanica e della pianura circostante. Coperto da un manto verde quasi perfetto in estate, è ad accesso gratuito, ma sono consigliate scarpe da trekking.
Puy de Côme, vulcano doppio e selvaggioVoliamo ora al Puy de Côme, uno dei vulcani più affascinanti della Catena dei Puys, soprattutto dal punto di vista geologico. È famoso per la sua struttura a doppio cratere, un fenomeno piuttosto insolito in Europa che attira studiosi e appassionati. Alto 1.252 metri, è tra i più grandi e meglio conservati della zona.
Si tratta di un sito meno turistico rispetto a quelli di cui abbiamo parlato fino a questo momento, ma di certo non meno suggestivo. Si raggiunge partendo da alcuni sentieri nei pressi del Puy de Pariou o dal villaggio di Orcines e richiede più o meno 1 ora e 30 minuti di cammino. Il dislivello è moderato, mentre l’atmosfera isolata e silenziosa.
Dal suo punto più alto è possibile inebriarsi di una vista privilegiata sul Puy de Dôme e sulla pianura dell’Alvernia, ma anche di un’abbondante fauna e di un ambiente intatto.
È bene sapere, tuttavia, che non ci sono servizi né indicazioni turistiche. Per questo è necessario portarsi mappa, acqua, GPS o app da trekking. Infine, meglio non incamminarsi in inverno se non si possiede l’attrezzatura adeguata.
Puy de la Vache e Puy de Lassolas, gemelli di fuocoSono due coni vulcanici gemelli, nati da un’eruzione esplosiva congiunta, da molti considerati come i più spettacolari da visitare. Il Puy de la Vache (1.167 m) e il Puy de Lassolas (1.187 m) si fronteggiano con un perfetto allineamento, divisi da una valle creata dalla lava. Qui, infatti, emergono colate laviche ben visibili: in particolare, si può osservare la colata che ha formato la Cheire d’Aydat, un campo lavico che arrivò fino al lago di Aydat.
A colpire sono anche i contrasti creati dai colori, ovvero il nero della lava, il rosso delle scorie e il verde della vegetazione che danno vita a un paesaggio drammatico e affascinante. È possibile intraprendere un’escursione grazie alla presenza di un percorso ad anello ben segnalato di circa 5-6 km. Occorrono almeno 2 ore a passo tranquillo, con dislivello leggero (200–300 m), tanto da essere adatto anche a famiglie con bambini abituati a camminare.
Un’esperienza che consigliamo di non perdere perché questo è uno dei pochissimi posti in Europa dove si può passeggiare tra coni piroclastici ancora ben visibili, con colate laviche riconoscibili a occhio nudo. Per iniziare questa avventura bisogna partire dal parcheggio di Fontfreyde (gratuito).
Puy des Goules, il cratere silenziosoL’ultimo vulcano che vi consigliamo di visitare nella regione Auvergne è il Puy des Goules, formazione geologica alta 1.146 metri, che si distingue per essere tra i più maestosi ma meno conosciuti della Catena dei Puys. Situato poco a nord del celebre Puy de Pariou, possiede un grande cratere circolare, profondo e regolare, e un’atmosfera più selvaggia e tranquilla rispetto ai vulcani più battuti.
Nato da un’unica eruzione circa 30.000 anni fa, tra i più antichi della catena, ha un cratere ben conservato con un diametro di oltre 200 metri e pareti abbastanza ripide accessibile a piedi. L’escursione può iniziare dal parcheggio vicino al Col des Goules, punto di snodo per diversi sentieri, e si sviluppa su un percorso ad anello di circa 4 km, facilmente percorribile in poco più di 1 ora.
La sua sommità offre una vista ravvicinata sul Puy de Pariou e alcuni scorci sul Puy de Dôme. Inoltre, nelle sue vicinanze c’è la grotta di Sarcouy, una cavità vulcanica usata fin dall’antichità (visitabile su prenotazione).
Cosa vedere nell’Auvergne oltre ai vulcaniL’Auvergne è dominata da un paesaggio incredibile, di quelli che sembrano provenire da un altro pianeta. Ma la verità è che tra colate laviche e picchi vulcanici si nascondono tantissimi altri gioielli da scoprire, grazie alla profondità storica e alla ricchezza culturale che la contraddistinguono.
Borghi medievali e città storicheUn territorio ricco di borghi medievali e città antiche, che si rivelano una vera e propria finestra sulla storia locale. Alcuni dei luoghi più affascinanti da esplorare sono:
- Clermont-Ferrand: capitale della regione e una delle città più datate della Francia intera. Fondata nel I secolo a.C., è famosa per la sua cattedrale gotica in pietra lavica nera con il nome di Notre-Dame-de-l’Assomption. È una delle più imponenti del Paese con le sue torri slanciate e i dettagli scolpiti che raccontano storie bibliche. Da non perdere è anche il quartiere medievale di Montferrand, cuore antico della città e un incantevole labirinto di vicoli acciottolati e piazze storiche.
- Le Puy-en-Velay: celebre per essere un’imperdibile tappa del Cammino di Santiago di Compostela, è una città patrimonio dell’umanità Unesco che offre un viaggio affascinante nel tempo. Il suo cuore pulsante è la Cattedrale di Notre-Dame, un capolavoro di architettura romanica che si erge sopra un vulcano spento. Bellissime sono anche le strade, un vero e proprio trionfo di sculture medievali e chiese romaniche.
- Salers: benvenuti in uno dei borghi più belli di Francia, gioiello medievale immerso nel cuore del Cantal. Un paese arroccato su colline vulcaniche e noto per le casette in pietra nera, i tetti in ardesia e le stradine acciottolate. In più, il borgo è conosciuto per il suo formaggio omonimo, che viene prodotto in alpeggi situati nelle montagne circostanti.
- Blesle: piccolo (ma affascinante) borgo medievale con strade lastricate, case in pietra e fontane che ornano le piazze. Da non perdere è la sua chiesa romanica, Saint-Vincent, esempio perfetto di architettura dell’epoca, con splendidi affreschi e un interessante campanile.
- Montpeyroux: piccolo villaggio che sorge su una collina che domina il paesaggio circostante, tanto che si può godere di una vista spettacolare sulla valle dell’Allier e sulle montagne vicine. Il paese è caratterizzato dalla presenza di antiche porte fortificate, una chiesa romanica e rocche medievali.
Arte e architettura romanica
Questa peculiare regione della Francia colpisce anche per la sua impronta artistica e architettonica di grande valore, soprattutto per quanto riguarda l’arte romanica. Tale espressione artistica, che si sviluppò tra l’XI e il XII secolo, è ben rappresentata in numerosi edifici sacri che costellano la zona:
- Basilica di Orcival: uno dei massimi esempi di architettura romanica nell’Alvernia. Sorge nel cuore della regione e vanta una struttura semplice e maestosa con torri a vela e una facciata austera ma elegante. L’interno conserva un’atmosfera spirituale e contemplativa, con colonne scolpite e una navata centrale che si apre maestosamente verso l’altare.
- Abbazia di La Chaise-Dieu: sorge nel dipartimento della Haute-Loire, nella parte sud-est dell’Alvernia, ed è una delle principali attrazioni artistiche e storiche del territorio. Fondata nel XI secolo, è nota per il suo coro gotico, il ciclo di affreschi medievali, il chiostro e i giardini di grande serenità e bellezza.
- Chiesa di Saint-Austremoine: si trova nel comune di Issoire, risale al XII secolo ed è una delle più imponenti dell’Auvergne. Con la sua facciata monumentale e l’interno arricchito da affreschi medievali e una cripta suggestiva, è uno degli esempi più rappresentativi del romanico auvernese.
- Chiesa di Saint-Nectaire: è situata nell’omonimo villaggio ed è molto apprezzata per la sua struttura massiccia, il suo interno affrescato e i suoi capitelli scolpiti, che raccontano storie bibliche e mitologiche.
Oltre a un paesaggio vulcanico affascinante, questa località francese custodisce una natura sorprendente e diversificata, che si estende tra laghi, altopiani erbosi, gole scavate dall’acqua e montagne dalle sembianze alpine:
- Lac Pavin: situato nei pressi della località di Besse-et-Saint-Anastaise, è un lago vulcanico di rara bellezza e dalla forma perfettamente circolare. Sfoggia un colore profondo, quasi nero, ed è nato circa 7.000 anni fa. Non mancano leggende e misteri, come quella che narra di un villaggio inghiottito per punizione divina
- Gorges de la Sioule: si trovano tra Menat e Chouvigny, e sono un posto ottimale per escursioni, kayak o relax lungo l’acqua (visitabili con prenotazione). Da non perdere il Castello di Chouvigny, che domina le gole dall’alto
- Plateau du Cézallier: zona di altopiani erbosi che si estende tra i dipartimenti del Cantal, Puy-de-Dôme e Haute-Loire. È ideale per il trekking, il cicloturismo e per chi cerca paesaggi incontaminati.
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