Da Dries Van Noten a Rick Owens un diffuso bisogno di gentilezza

La fashion week parigina continua all’insegna di un proposito condiviso: smantellare ogni durezza, riscoprendo il valore estetico e politico della fragilità.

IM Men
Il team di IM Men continua ad espandere uno dei principi fondanti dei design Miyake: la sfida di realizzare ciascun capo in un solo pezzo di stoffa. Quel che ad occhi profani può apparire come un mero tecnicismo produce in verità abiti dalle linee meravigliosamente fluide, le cui forme geometriche si riconfigurano e ridefiniscono con ogni movimento del corpo, creando un dialogo in constante divenire con chi li indossa. Questa stagione la ideale conversazione con il lavoro del ceramista Shoji Kamoda si traduce in una palette organica, e in pattern dal ritmo gutturale. La collezione è lirica e astratta, concreta e radicale e attualizza in modo potente il linguaggio di Issey, evidenziandone l’ancestrale futurismo.

Dries Van Noten
Julian Klausner continua a convincere come erede creativo di Dries Van Noten. Si muove nell’alveo, ma ha una sensibilità sua, più dura a tratti, meno eclettica di certo, più incline a esplorare una sottile ambiguità. Immagina un uomo innamorato, che cammina in spiaggia all’indomani della festa, mescolando smoking e pareo, ricami fitti e righe da pigiama, intimo a vista e formalità acciaccata. È un personaggio svagato e gentile, immemore di quel che è da considerare maschile o femminile, che ben cattura il bisogno diffuso di gentilezza.
Mike Amiri, in arte semplicemente Amiri, è l’araldo losangeleno di una sartorialità spavalda ma morbida, tutta colorini cosmetici, ricami compiaciuti, rever ampi e pantaloni a zampa. Il ceppo di questa moda è nostalgico, ma l’esecuzione ha una rilassatezza tutta di oggi, commendabile.

Yohij Yamamoto
Yohji Yamamoto decostruisce e fluidifica come solo lui sa fare, da sempre e con verve immarcescibile, fedele a se stesso senza rigidità e ortodossie. Tutto è leggero, il nero dilaga rotto dal bianco, slogan sediziosi percorrono giacche e camicie vaporose e la poesia si fa punk, senza vetriolo ma con molta levità.
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