Felix Effenberger, neuroscienziato: “Non potrai mai parlare di calcio con una balena”

Grazie alla sua capacità di elaborare quantità fenomenali di dati, l'intelligenza artificiale viene sempre più utilizzata dai ricercatori per cercare di decifrare il modo in cui gli animali comunicano tra loro. Ma individuare semplicemente i modelli linguistici di corvi o capodogli non è sufficiente per comprenderli, ha spiegato il ricercatore tedesco Felix Effenberger al settimanale "Die Zeit".
DIE ZEIT: Come reagiscono le persone quando scoprono che stai cercando di comprendere il linguaggio degli animali usando l'intelligenza artificiale (IA)?
FELIX EFFENBERGER: Spesso pensano che stiamo cercando di creare una specie di Google Translate per il loro cane. Ma siamo ancora lontani da questo obiettivo, e probabilmente è impossibile. Spiego loro che siamo ancora nelle fasi iniziali della ricerca in questo settore, ma crediamo che la stessa tecnologia che ci permette di tradurre il linguaggio umano ci permetterà anche, in una certa misura, di capire come comunicano gli animali.
Quando ne ho sentito parlare per la prima volta, pensavo che gli animali parlassero solo nelle favole e nei racconti...
So che a prima vista potrebbe sembrare inverosimile. Tuttavia, negli ultimi anni, una serie di esperimenti ha portato chiaramente alla conclusione che alcuni animali utilizzano una forma di comunicazione acustica sorprendentemente complessa, una sorta di linguaggio, sebbene l'uso di questo termine sia ancora controverso tra i biologi.
Cosa ti ha convinto dell'idea che gli animali potessero avere una sorta di linguaggio?
Courrier International