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Anche il corpo umano si illumina al buio: è la bioluminescenza che abbiamo

Anche il corpo umano si illumina al buio: è la bioluminescenza che abbiamo
Anche se può sembrare impossibile, gli esseri umani brillano al buio grazie a un processo biologico chiamato bioluminescenza. Questo avviene perché un organismo vivente emette luce a seguito di reazioni chimiche.

La bioluminescenza è visibile su diverse spiagge della California. Foto: iStock

Nella vita marina, è un fenomeno molto comune in pesci, batteri, funghi e piante. Ma le creature bioluminescenti terrestri, come le lucciole, sono più rare. Questo processo svolge diverse funzioni chiave: individuare o attrarre le prede, accoppiarsi o difendersi da un predatore.
La verità è che tutti gli esseri viventi presentano bioluminescenza, sebbene non sia sempre visibile. Infatti, negli ultimi anni, la ricerca ha rivelato che la bioluminescenza è possibile anche negli esseri umani , sebbene la luce che emettono sia di bassa intensità e invisibile a occhio nudo.
Gli scienziati giapponesi Daisuke Kikuchi e Masaki Kobayashi del Tohoku Institute of Technology sono le menti dietro uno dei principali test sulla bioluminescenza umana, condotto nel 2009.

Questo processo svolge diverse funzioni, come individuare o attrarre le prede, accoppiarsi o difendersi. Foto: iStock

Grazie all'ausilio di una macchina fotografica specializzata e altamente sensibile, i giapponesi sono riusciti a catturare le prime immagini della bioluminescenza negli esseri umani.
Una delle conclusioni più sorprendenti è stata che l'intensità della luminosità varia a seconda dell'ora del giorno. Nel pomeriggio, quando c'è più attività, è più intensa, e di notte, quando dormiamo, diminuisce. Lo studio ha anche concluso che il nostro viso è la parte più luminosa del nostro corpo. In seguito, il Dr. Gary Schwartz ha condotto anche esperimenti in cui ha rilevato e registrato biofotoni da piante ed esseri umani.
Di recente, i ricercatori dell'Università di Calgary hanno messo dei topi glabri in una scatola e hanno utilizzato delle fotocamere digitali. Il risultato è stato sorprendente: l'emissione di biofotoni è diminuita dopo la morte degli animali.

Nel 2009, gli scienziati giapponesi hanno catturato le prime immagini della bioluminescenza negli esseri umani. Foto: iStock

Gli scienziati hanno sottolineato l'importanza di approfondire lo studio della bioluminescenza, non solo negli animali ma anche negli esseri umani, per individuare o addirittura prevenire malattie. Tuttavia, sono ancora necessarie molte ricerche per comprenderne e verificarne le applicazioni in medicina.
eltiempo

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